Fichte (1762-1814)
"Una vita vissuta come superamento di ostacoli (povertà, lungo peregrinare, accuse di ateismo, impegno per emancipazione della Germania e morte per contagio".
Chi era?
Nato in una famiglia poverissima e numerosa, Fichte (1762-1814) fu un guardiano di oche. Potè studiare grazie alla generosità di un notabile del paese d'origine che ne intuì le grandi qualità intellettuali. Si applicò inizialmente all'approfondimento di temi teologici, per dedicarsi poi compiutamente alla filosofia. Affrontò quasi per caso lo studio del pensiero di Kant. Ne rimase talmente colpito che in breve tempo diede alla luce un'opera in perfetto stile kantiano: pubblicata anonima, fu addirittura attribuita al filosofo di Konigsberg. Quando Fichte ne dichiarò pubblicamente la vera paternità, di colpo divenne famoso e fu chiamato da Goethe all'università di Jena. Da quel momento si dedicò all'approfondimento e alla sistemazione del proprio pensiero, fino a che un'accesa polemica sul suo presunto ateismo lo costrinse a lasciare la città e trovare rifugio a Berlino. Qui venne a contatto con i principali circoli romantici e pronunciò, contro l'occupazione napoleonica, i Discorsi alla nazione tedesca. Fichte esercitò una profonda influenza sulla Germania del tempo. Morì a Berlino nel 1814.
Alcune caratteristiche della sua filosofia strettamente legate alla sua personalità
Perché venne accusato di ateismo?
L'accusa di ateismo (1799) fu provocata da un articolo che venne pubblicato sulla rivista Forberg di cui era co-direttore. Si trattava di un dialogo nel quale uno dei due dialoganti asseriva che tutto sommato era secondario dire che esiste o che non esiste Dio in quanto importante era la vita morale.
Questa affermazione fu vista subito con sospetto e per parare il colpo, Fichte pubblicò un articolo introduttivo nel quale sottolineava che Dio in effetti non poteva essere visto come una cosa esistente. In verità Dio era l'ordine morale presente nell'umanità e questo fu visto come un' ammissione implicita di ateismo.
Ci furono disordini, alcuni studenti fecero gazzarra fuori di casa, poi intervenne l'autorità del ministro della cultura prussiano e tolse a Fichte il diritto di insegnare. Il senato accademico avrebbe potuto prendere posizione ma non disse nulla.
Fichte per difendersi ribadì le sue posizioni: appellatione (appello al pubblico in cui spiega che è vero che è stato accusato da alcuni esponenti di un partito che si potrebbe definire "superstizioso e ateo" in quanto hanno una visione di Dio come un idolo in quanto questo è visto in modo quasi fisico come naturale. Attraverso il sensibile e la concatenazione naturale non si troverò mai Dio, al contrario lo si troverà solo attraverso il soprasensibile cioè la moralità.
Se noi intendiamo Dio come un essere esistente all'interno della natura o sopra la natura lo concepiamo come una sostanza particolare e Dio non è una sostanza particolare.
Quale fu la reazione di Fichte?
Di una persona temeraria. Pubblicò uno scritto in cui ribadiva la sua posizione ma questo invece di favorire un riavvicinamento, si presero definitivamente le distanze e si decise che non avrebbe più insegnato.
Che cosa accadeva storicamente nel frattempo?
Chi era?
Nato in una famiglia poverissima e numerosa, Fichte (1762-1814) fu un guardiano di oche. Potè studiare grazie alla generosità di un notabile del paese d'origine che ne intuì le grandi qualità intellettuali. Si applicò inizialmente all'approfondimento di temi teologici, per dedicarsi poi compiutamente alla filosofia. Affrontò quasi per caso lo studio del pensiero di Kant. Ne rimase talmente colpito che in breve tempo diede alla luce un'opera in perfetto stile kantiano: pubblicata anonima, fu addirittura attribuita al filosofo di Konigsberg. Quando Fichte ne dichiarò pubblicamente la vera paternità, di colpo divenne famoso e fu chiamato da Goethe all'università di Jena. Da quel momento si dedicò all'approfondimento e alla sistemazione del proprio pensiero, fino a che un'accesa polemica sul suo presunto ateismo lo costrinse a lasciare la città e trovare rifugio a Berlino. Qui venne a contatto con i principali circoli romantici e pronunciò, contro l'occupazione napoleonica, i Discorsi alla nazione tedesca. Fichte esercitò una profonda influenza sulla Germania del tempo. Morì a Berlino nel 1814.
Alcune caratteristiche della sua filosofia strettamente legate alla sua personalità
- Importanza dell'azione
- Importanza dell'ostacolo che è quello che permette il superamento
- L'idea del bisogno è importante (bisogna pensare in questo caso al Fichte affamato) quando parla della fame spiega che il bisogno è la presenza in me di un oggetto che è nello stesso tempo assente; quando una persona ha fame sogna un oggetto che è in lui ma nello stesso tempo è assente in lui.
- Il rapporto tra l'io e il non-io che è anche un oggetto al quale ci riferiamo
Perché venne accusato di ateismo?
L'accusa di ateismo (1799) fu provocata da un articolo che venne pubblicato sulla rivista Forberg di cui era co-direttore. Si trattava di un dialogo nel quale uno dei due dialoganti asseriva che tutto sommato era secondario dire che esiste o che non esiste Dio in quanto importante era la vita morale.
Questa affermazione fu vista subito con sospetto e per parare il colpo, Fichte pubblicò un articolo introduttivo nel quale sottolineava che Dio in effetti non poteva essere visto come una cosa esistente. In verità Dio era l'ordine morale presente nell'umanità e questo fu visto come un' ammissione implicita di ateismo.
Ci furono disordini, alcuni studenti fecero gazzarra fuori di casa, poi intervenne l'autorità del ministro della cultura prussiano e tolse a Fichte il diritto di insegnare. Il senato accademico avrebbe potuto prendere posizione ma non disse nulla.
Fichte per difendersi ribadì le sue posizioni: appellatione (appello al pubblico in cui spiega che è vero che è stato accusato da alcuni esponenti di un partito che si potrebbe definire "superstizioso e ateo" in quanto hanno una visione di Dio come un idolo in quanto questo è visto in modo quasi fisico come naturale. Attraverso il sensibile e la concatenazione naturale non si troverò mai Dio, al contrario lo si troverà solo attraverso il soprasensibile cioè la moralità.
Se noi intendiamo Dio come un essere esistente all'interno della natura o sopra la natura lo concepiamo come una sostanza particolare e Dio non è una sostanza particolare.
Quale fu la reazione di Fichte?
Di una persona temeraria. Pubblicò uno scritto in cui ribadiva la sua posizione ma questo invece di favorire un riavvicinamento, si presero definitivamente le distanze e si decise che non avrebbe più insegnato.
Che cosa accadeva storicamente nel frattempo?