Gli atomisti e Democrito
Leucippo è il fondatore dell'indirizzo atomistico e parte da una problematica parmenidea. Parmenide aveva parlato di essere e non essere come due realtà. L'essere in questo caso si identifica con il pieno; il non essere con il vuoto. Tutte le cose che vediamo sono composti di pieno e vuoto (il pieno non è un pieno tutto compatto ma è costituito da un'infinità di particelle minime compatte: gli atomi). Gli atomi sono infiniti, indivisibili ma a differenza dei semi di Anassagora hanno proprietà di tipo quantitativo. Gli atomi hanno le stesse caratteristiche dell'essere parmenideo. Gli atomi sono diversi tra di loro per:
- forma: per esempio A si differisce da N
- posizione: per esempio N è diversa da Z, ma se si ruota N di 90 gradi di ottiene Z
- ordine: per esempio AN è diverso da Na
Epicuro riprenderà Democrito e asserirà: "Si gli atomi sono infiniti ma non hanno dimensione e forme infinite".
Gli atomi come possono dare origine alle cose?
Gli atomi sono suscettibili di movimento. Secondo gli atomisti, si muovono incessantemente in ogni direzione: non hanno una direzione privilegiata o unica.In questo loro movimento incessante si possono incontrare e se le forme atomiche sono incompatibili si respingono, se invece, sono complementari si aggregano.Un criterio essenziale di aggregazione è dato dal principio che il simile si aggrega con il simile.Le aggregazioni non sono dovute all'intervento di un agente esterno come "l'intelletto cosmico" di Anassagora.La spiegazione della formazione dei mondi e delle cose, per gli atomisti è di tipo "meccanicistico".Secondo Epicuro, gli atomi non si muovono in tutte le direzioni ma in una posizione privilegiata (secondo rette perfettamente parallele), clinamen cioè si muovono come pioggia, poi un atomo devia la traiettoria.
Inoltre, Epicuro, attribuisce agli atomi un peso. Non si capisce bene se per Democrito gli atomi sono pesanti.Quelli più grandi pesano di più (il peso determina la direzione di caduta degli atomi). Gli atomi per muoversi hanno bisogno del vuoto.
Gli atomisti dicono che il vuoto è non essere in quanto esso non è dotato di forma individuale, di limitazione e di movimento come avviene invece per gli atomi i quali sono identificati con l'essere.Nel vuoto infinito si formano e si distruggono infiniti mondi anche diversi da quello in cui viviamo.
La conoscenza:
Ogni oggetto, anche se a noi appare immobile, è costituito di atomi intervallati dal vuoto, i quali si muovono incessantemente. Da ciascun oggetto si staccano spontaneamente eidos (immagini), o più in generale una sorte di "pellicola cosmica". Se il medio che queste emissioni attraversano, ossia, l'aria non è disturbata, arrivano ai pori presenti sulla superficie del nostro corpo e, attraverso di essi ai nostri organi di senso, si hanno le varie sensazioni della vista ecc...Restano inaccessibili ai sensi sia nello stato di veglia, sia durante il sonno ( anche i sogni possono avere un contenuto informativo e trasmettere pensieri e sentimenti propri dell'individuo dal quale proviene il flusso si éidola), i principi costitutivi del tutto cioè gli atomi e il vuoto. Alla conoscenza di essi si può pervenire soltanto andando oltre la sensazione, ossia, cercando la verità nel profondo, come dice Democrito, mediante l'intelletto. Solo questa è la conoscenza genuina. La vera conoscenza è quella che sfugge ai sensi e consente di accedere al piano nascosto.La conoscenza intellettuale può cogliere al di là delle immagini sensibili l'essere e la verità: l'esistenza di atomi, vuoto e movimento.
L'anima:
Per gli atomisti l'anima è fatta di atomi, non è un demone come sosteneva Empedocle, ma è un corpo che pervade il corpo organico ed è fatta di atomi sferici.
- Come riusciamo a mantenere l'anima all'interno del corpo?
I corpi viventi sono caldi perché gli atomi dell'anima si muovono. Il movimento quindi determina il calore.Siccome l'anima è dentro al corpo organico; la pressione dell'aria ambiente sul corpo farebbe in modo che gli atomi dell'anima siano espulsi. A questo punto interviene la respirazione la quale continua a reintegrare gli atomi che vengono espulsi.Quando questa reintegrazione cessa, ha luogo la morte (è la fuga di atomi dal corpo per la pressione ambiente esercitata sul corpo) caratterizzata dall'immobilità e dalla freddezza.
Allo stesso modo la riproduzione umana, a sua volta, è determinata dal seme costituito da atomi provenienti da tutte le parti del corpo. Ciò permette di spiegare, tra l'altro, la trasmissione di somiglianze da genitori a figli.Questa è una delle teorie secondo le quali l'anima è essa stessa un corpo.Gli stoici asseriranno che l'anima è corporea.Per i pitagorici e per Empedocle, l'anima è incorporea.La teoria secondo la quale l'anima è incorporea sarà ereditata da Platone (anima e corpo sono congiunti tra loro e eterogenei) e da Aristotele.
La formazione delle società umane:
Democrito affronta anche il problema della formazione delle società umane e dei tratti che le caratterizzano. Alla base di questa formazione è quello stesso principio di aggregazione del simile con il simile che vale anche per gli atomi.L'uomo si distingue dagli animali per il possesso delle tecniche. Le tecniche si costituiscono a partire dall'imitazione delle attività animali. Per questo aspetto esiste dunque una certa continuità tra il piano della natura e quello della cultura e delle istituzioni umane.Continuò la tradizione dell'antica saggezza, compendiata in massime. Queste massime vertono anche sui mali e sui pericoli che affliggono la società, la discordia e la stàsis il conflitto civile.La legge secondo Democrito, dovrebbe salvaguardare da questi mali.Egli preferisce la forma di governo democratico contrapposto alla tirannide come libertà lo è alla schiavitù.L'obiettivo della vita è riposto nella euthymìa, nella tranquillità dell'animo, immune da passioni eccessive, la quale comporta la necessità di non farsi coinvolgere eccessivamente non solo nelle faccende private ma anche in quelle pubbliche.L'esercizio della virtù non è più ancorato alla dimensione politica: l'etica trova il suo modello nella figura dello studioso che mira a perseguire in maniera libera e tranquilla le proprie indagini.