I SENTIERI DELLA RAGIONE
  • Home
  • Storia della filosofia
  • Articoli
  • Shop
  • Contenuti extra
  • Contatti
  • Home
  • Storia della filosofia
  • Articoli
  • Shop
  • Contenuti extra
  • Contatti
Search by typing & pressing enter

YOUR CART

Il veicolo di diamante o buddhismo tantrico

Immagine
Immagine

​Il buddhismo del vajra-yang (veicolo di diamante), detto anche mantra yana (veicolo delle formule rituali) o tantra yana ( veicolo del libro) e sviluppatosi in epoca posteriore al sec. VII d.C., ebbe il suo primo centro di diffusione nella regione medio -gangetica e nel Bengala, ma si estese ancor più al di fuori dell' India: in Cina, nel Tibet, a Sumatra, in Birmania e in Giappone.

​Contrariamente al buddhismo primitivo e a quello del Grande Veicolo, aperto a tutti, il tantrismo buddhista fu esoterico, ossia ristretto a poche cerchie di iniziati, guidati da maestri spirituali.
Essi praticarono il culto del Buddha, concepito metafisicamente come Colui che si manifesta nei vari Buddha, nei bodhisattva, nelle divinità e nelle forze del cosmo; ma venerarono altresì figure femminili, quali la Prajnaparamita (personificazione della perfetta saggezza) e altre consimili divinità, attraverso le quali si introdusse anche nel buddhismo la perfezione.

Il tantrismo buddhista ebbe una notevole fioritura letteraria e artistica, soprattutto nell'elaborazione dei mandala e dei monumenti architettonici che ne ripetono i motivi.

Màndala (sanscrito maṇḍala (मण्डल), letteralmente: «essenza» (maṇḍa) + «possedere» o «contenere» (la); tradotto anche come «cerchio-circonferenza» o «ciclo», entrambi i significati derivanti dal termine tibetano dkyil khor) è un termine simbolico associato alla cultura veda e in particolar modo alla raccolta di inni o libri chiamata Rig Veda. La parola è utilizzata, anche, per indicare un diagramma circolare costituito, di base, dall'associazione di diverse figure geometriche, le più usate delle quali sono il punto, il triangolo, il cerchio e il quadrato. Il disegno riveste un significato spirituale e rituale sia nel Buddhismo sia nell'induismo.

Il mandala rappresenta, secondo i buddhisti, il processo mediante il quale il cosmo si è formato dal suo centro; attraverso un articolato simbolismo consente una sorta di viaggio iniziatico che permette di crescere interiormente.


I buddhisti riconoscono, però, che i veri mandala possono essere solamente mentali, le immagini fisiche servono per costruire il vero mandala che si forma nella mente della gente e vengono consacrate solo per il periodo durante il quale è utilizzato per il servizio religioso.

Al termine del lavoro, dopo un certo periodo di tempo, il mandala viene semplicemente "distrutto", spazzando via la sabbia di cui è composto. Questo gesto vuole ricordare la caducità delle cose e la rinascita, essendo la forza distruttrice, anche una forza che dà la [vita].

Il termine mandala (lett. cerchio) si ritrova in varie culture, tra cui quella buddhismo o buddhista, mentre il corrispettivo induista è lo yantra (lett. "strumento"). Lo yantra è simile al mandala, tuttavia le due tecniche si differenziano per la complessità: lo yantra è molto più schematico, limitandosi a usare figure geometriche e lettere in sanscrito, mentre nel mandala sono rappresentati anche - in maniera talvolta particolareggiata - luoghi, figure e oggetti.


Ritorna al buddhismo
Ritorna alla home
Powered by Create your own unique website with customizable templates.