Diffusione del buddhismo
Dopo un periodo di difficoltà in cui dovette affrontare in India la contropaganda teista del l'induismo e la concorrenza del gianismo, il buddhismo conobbe una fase di ripresa durante la dinastia dei Kusana sec. II - III d.C., allorché il nuovo impero divenne il più importante centro politico dell'Asia. Attraverso traffici intercontinali per via di terra e di mare, esso stabilì rapporti con l'impero romano, con i paesi dell'Asia centrale e soprattutto con la Cina, e ciò favori' la diffusione missionaria del buddhismo e il suo assurgere a religione universale. Molti furono i pellegrini che dall'Asia centrale si recavano in India per visitare i luoghi santi del buddhismo, e molti i letterati che intrapresero la traduzione dei testi buddihisti in cinese e in tibetano, lavoro che proseguì per secoli.
In Cina la diffusione del buddhismo continuò fino al sec. IX d.C. e determinò un tipo di filosofia religiosa cui si unirono elementi del taoismo. Particolare importanza assunse in Cina la scuola di meditazione (dhyana), chiamata, secondo la pronuncia cinese, ch'an, in seguito introdotta in Giappone (sec. XIII ) dove ancora oggi sussiste nella corrente del buddhismo zen (pronuncia giapponese del medesimo termine). Buddhismo che, attraverso la Corea e la Cina, penetro' in Giappone fu dapprima una religione filosofica e di elite, e in seguito una religione popolare, l'amidismo, così detta perché fondata sul culto del Buddha Amithaba (amida in giapponese): essa pone l'accento sulla salvezza mediante la fede in Amida, dio compassionevole e datore di grazia. Intensa e feconda fu anche la oenetrazione del buddhismo nel sud-est asiatico, dalla Birmania, al Vietnam, fino all'Indonesia. Esso venne invece gradualmente scomparendo dalla sua terra di origine, l'India, sia perché in gran parte assimilato dal l'induismo filosofico e popolare, sia perché perseguitato dall'Islam, si che dal sec. XIII non ha più avuto in India nessun peso socio-culturale.
A Ceylon il buddhismo ebbe del pari un periodo di regresso, anche a causa del colonialismo e della propaganda missionaria cristiana, e non rifiorì se l'americano H. Steel Olcott (1832-1902) e del suo discepolo Anagarika Dharmapala, fondatore della Mahabodhi Society. Questa divenne un centro di irradiazione del cosiddetto neo buddhismo, diffuso anche in Birmania, in Giappone e nel mondo occidentale, e caratterizzato da uno sforzo di purificazione delle scorie irrazionali, da interesse per la scienza, da forte impegno etico-sociale anch nella disciplina monastica, dall'assunzione di strutture organizzative efficienti. La World Fellowship of Buddhists e', dal 1950, l'organo di collegamento di tutti i buddihisti del mondo.
La presenza buddhista in occidente si è fortemente consolidata negli ultimi venti anni, soprattutto negli Stati Uniti d'America e in Europa.
Le comunità buddhiste occidentali si sono recentemente organizzate in vere e proprie chiese; sono praticate tutte le forme di buddhismo, con particolare predilezione per le scuole tibetane e giapponesi.