La filosofia del Covid-19, il rapporto tra pandemia e pensiero divergente
Si è fermato il mondo.
Un silenzio irreale.
Nel silenzio si possono sentire i pensieri e ci si rende conto che esistere non è sufficiente a vivere.
E allora in una lavagna bianca iniziamo a riscrivere la nostra quotidianità, la nostra vita.
Nel terrore della malattia, nel dolore della morte, abbiamo tempo per pensare e guardare intorno tutto quello che stavamo soffocando.
In questi giorni stiamo, tutti assieme, anche se fisicamente lontani, combattendo non una sola battaglia. Quella contro il Covid-19, cercando di arginarlo il più possibile, ma anche contro la paura e l’incertezza, due fattori che si intrecciano e si alimentano a vicenda. Sono dei nemici temibili almeno quanto il virus. Oltre a provocarci forti disagi e malesseri emotivi, rischiano anche di alterare la nostra percezione della realtà e indurci a pensieri che, probabilmente, non avremmo mai formulato in situazioni di maggiore lucidità. Abbiamo paura non solo del contagio ma di ciò che ci aspetterà una volta che esso avrà frenato la sua corsa.
ll nostro quotidiano potrà essere lo stesso a cui eravamo abituati? I danni economici causati dalla pandemia saranno davvero rimediabili?
Queste sono le incertezze di cui più spesso, direttamente o indirettamente, sento parlare.
Quando sarà finita questa situazione surreale che stiamo vivendo, saremo veramente diversi? Saremo migliori? Avremo acquisito consapevolezza di noi stessi e di ciò che ci circonda? O basteranno pochi giorni o settimane per tornare quelli di prima accantonando questa “lezione”?
Sinceramente, ci accorgiamo solo ora, di quale sia la natura umana? Piena di contraddizioni? Di giochi di potere? Che tutto ruoti attorno al denaro? Di quanto danno gli esseri umani facciano da più di cent’anni alla Terra?
A volte ci vogliono delle situazioni al limite come il Covid-19, per far capire all’umanità che deve fermare la corsa al materialismo e capire quali sono le vere priorità che davvero danno valore alla vita.
Questo libro nasce con l’obiettivo di far riflettere maggiormente sulla vita con gli occhi della filosofia.
“Così continuiamo a vivere la nostra vita, pensai. Segnati da perdite profonde e definitive, derubati delle cose per noi più preziose, trasformati in persone diverse che di sé conservano solo lo strato esterno della pelle; tuttavia, silenziosamente, continuiamo a vivere...” (Haruki Murakami)
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