La moda in filosofia
Kant ha interpretato la moda come una forma di imitazione, fondata sulla vanità, in quanto " nessuno vuole apparire da meno degli altri anche in ciò che non ha alcuna utilità".
Da questo punto di vista "stare alla moda e' questione di gusto; chi è fuori di moda e aderisce ad un uso passato, si dice antiquato; chi non dà nessun valore all'esser fuori di moda e' un eccentrico".
Kant dice che "è meglio esser matto secondo la moda che fuori di essa" e che la moda e' veramente pazza solo quando sacrifica alla vanità l'utile o addirittura il dovere.
In realtà questa analisi di Kant non è oggi più sufficiente perché è noto che la moda investe tutti i fenomeni culturali e anche quelli filosofici. Moda sono state nell'età moderna il cartesianesimo, l'illuminismo, il newtonismo, il darwinismo, il positivismo, l'idealismo, il neoidealismo, il pragmatismo ecc...: tutte dottrine che hanno avuto una importanza decisiva nella storia della cultura.
D'altronde sono state moda anche i movimenti culturali che poca o nessuna traccia hanno lasciato. Si può dire che la funzione della moda e' quella di inserire negli atteggiamenti istituzionali di un gruppo, o più in particolare nelle sue credenze, per mezzo di una rapida comunicazione e assimilazione, atteggiamenti o credenze nuove che, senza la moda dovrebbero combattere a lungo per sopravvivere e farsi valere.
Questa funzione specifica per la quale la moda agisce come un controllo che limita i indebolisce i controlli della tradizione rende inutile ogni esaltazione e ogni disdegno nei confronti della moda.
Bibliografia:
Dizionario di filosofia di Nicola Abbagnano
Da questo punto di vista "stare alla moda e' questione di gusto; chi è fuori di moda e aderisce ad un uso passato, si dice antiquato; chi non dà nessun valore all'esser fuori di moda e' un eccentrico".
Kant dice che "è meglio esser matto secondo la moda che fuori di essa" e che la moda e' veramente pazza solo quando sacrifica alla vanità l'utile o addirittura il dovere.
In realtà questa analisi di Kant non è oggi più sufficiente perché è noto che la moda investe tutti i fenomeni culturali e anche quelli filosofici. Moda sono state nell'età moderna il cartesianesimo, l'illuminismo, il newtonismo, il darwinismo, il positivismo, l'idealismo, il neoidealismo, il pragmatismo ecc...: tutte dottrine che hanno avuto una importanza decisiva nella storia della cultura.
D'altronde sono state moda anche i movimenti culturali che poca o nessuna traccia hanno lasciato. Si può dire che la funzione della moda e' quella di inserire negli atteggiamenti istituzionali di un gruppo, o più in particolare nelle sue credenze, per mezzo di una rapida comunicazione e assimilazione, atteggiamenti o credenze nuove che, senza la moda dovrebbero combattere a lungo per sopravvivere e farsi valere.
Questa funzione specifica per la quale la moda agisce come un controllo che limita i indebolisce i controlli della tradizione rende inutile ogni esaltazione e ogni disdegno nei confronti della moda.
Bibliografia:
Dizionario di filosofia di Nicola Abbagnano