L'argomento della sottodeterminazione
Un argomento a favore dell’antirealismo, si concentra sulla osservazione tra i dati osservativi e le teorie.
Gli antirealisti sottolineano come i dati ultimi a cui le ricerche scientifiche devono rimandare hanno sempre un carattere osservativo, cioè a dire che la verifica della teoria avviene sempre a livello empirico, osservativo e da questo punto di vista anche molti realisti sono d’accordo.
Se consideriamo ancora una volta la teoria cinetica dei gas, data l’inosservabilità delle molecole in movimento, non possiamo controllare la teoria osservando le molecole, ma piuttosto osservando le conseguenze che sono date dal movimento di tali molecole.
Dobbiamo quindi dedurre dalla teoria qualche asserzione che può essere controllata direttamente, che si riferisca ad entità osservabili.
Secondo la teoria cinetica un volume di gas si espande se sottoposto a calore. Questa affermazione può essere controllata empiricamente.
I dati osservativi costituiscono quindi la prova finale per le osservazioni circa le entità inosservabili.
Gli antirealisti argomentano allora che i dati osservativi sottodeterminano le teorie scientifiche avanzate sui dati osservativi. à tutto ciò significa che i dati possono essere spiegati da molte teorie tra loro a volte incompatibili, quindi nel caso della teoria cinetica gli antirealisti sostengono che essa possa essere interpretata in vari modi.
Quindi per gli antirealisti, le teorie scientifiche che assumono entità inosservabili sono sottodeterminate da dati osservativi e ci sarà sempre un certo numero di teorie in competizione che possono render conto di un certo numero di dati.
Ma, se le teorie scientifiche di entità non osservabili sono sempre sottodeterminate da dati osservativi, come facciamo ad essere sicuri che una particolare teoria è vera?
Questo è un problema dell’antirealismo. La sottodeterminazione induce a vedere con agnosticismo l’atteggiamento nei confronti della realtà non osservabile ed i realisti rispondono dicendo che è vero che vi sarà sempre più di una spiegazione su un dato insieme di osservazioni, ma non è affatto detto che tutte queste possibili spiegazioni siano altrettanto buone, dato che per esempio una delle teorie potrebbe essere più semplice delle altre.
Quindi anche se i dati della teoria cinetica possono essere spiegati da teorie alternative, non ne segue che queste alternative offrano spiegazioni tanto buone quanto quelle della teoria cinetica.
Ed in più l’argomento del realista è che ci sono davvero pochi casi di sottodeterminazione nella storia della scienza.
Quindi se secondo l’antirealista i dati osservativi possono essere spiegati altrettanto bene da differenti teorie, dovremmo aspettarci di trovare gli scienziati sempre in disaccordo, ma in realtà questi sono d’accordo quasi sempre su una determinata teoria se riconosciuta come valida.
Di solito gli scienziati hanno difficoltà a trovare una sola teoria che si adatti ai datio in modo adeguato, e questo rafforza la posizione realista per cui la sottodeterminazione è solo una preoccupazione dei filosofi con poche connessioni con la pratica scientifica.
Il suggerimento che il criterio della semplicità può essere utilizzato per la scelta fra teorie in competizione sollecita un’ardua questione sul perché quelle più semplici dovrebbe avere più valore delle meno semplici.
Gli antirealisti concedono che il problema della sottodeterminazione possa essere eliminato usando criteri come la semplicità per discriminare tra le spiegazioni in competizione dei dati osservativi, ma non pensano che questi criteri siano affidabili per arrivare alla verità perché comunque sia la probabilità è sempre un criterio soggettivo, come la semplicità, la migliore spiegazione possibile… l’argomento della sottodeterminazione resta, perché ci sono sempre molte spiegazioni dei nostri dati, ma non abbiamo modo di sapere qual è la spiegazione vera, quindi non possiamo ottenere una conoscenza della realtà inosservabile, ma anche di gran parte del mondo osservabile, considerato che molte delle cose presenti al mondo non sono mai state osservate se pur osservabili.
Il punto chiave è questo: gli antirealisti affermano che la parte inosservabile della realtà giace al di la dei limiti della conoscenza scientifica, però concedono la conoscenza di oggetti osservabili ma mai osservati. Es. delle meteoriti che si schiantano contro la luna. Le ipotesi degli scienziati su beni osservabili , giammai osservati devono essere sottodeterminate necessariamente.
Secondo la maggior parte dei filosofi della scienza l’argomento della sottodeterminazione è sbagliato. Il problema sollevato dalla dall’argomento della sottodeterminazione è semplicemente una versione sofisticata del problema dell’induzione. Sostenere che una teoria è sottodeterminata rispetto ai dati è affermare che ci sono altra teorie che possono dar conto degli stessi dati. Ma questo non è altro che dire che i dati non implicano logicamente la teoria: l’inferenza dai dati alla teoria non è deduttiva.
Bibliografia: Il primo libro di filosofia della scienza di Okasha (Einaudi)