Le fonti del buddhismo
Il buddhismo e' la dottrina religiosa e filosofica derivata dal l'insegnamento del Buddha.
Essa è pervenuta attraverso una tradizione che si ispira, fondamentalmente, agli scritti canonici. Questi, che risalgono a una tradizione orale formatasi poco dopo la morte del Buddha allo scopo di fissare i tratti essenziali del suo insegnamento e le norme disciplinari per la comunità monastica, vennero poi accrescendosi di numerose aggiunte, tra le quali una sezione dedicata alla riflessione filosofica, detta abhi-dharma.
Delle numerose scritture canoniche, appartenenti a diversi gruppi o scuole, possediamo interamente solo il canone pali o Tipitaka (tre canestri) composto in lingua pali e fissato, secondo le cronache singalesi, nell'isola di Ceylon durante il sec. I a.C.
Degli altri canoni restano frammenti in sanscrito e traduzioni in tibetano e in cinese. Nel sec. IV a.C. nella città di Pataliputra si tenne un grande concilio buddhista nel quale cominciarono a profilarsi tendenze scismatiche, che prelusero alla posteriore divisione del buddhismo in mahayana (il grande veicolo) e hinayana (il piccolo veicolo). Quest'ultimo, che così è stato chiamato, non senza disprezzo, dai seguaci del primo, e' comunemente conosciuto come theravada.