Meno carriera
Gli uomini, filosofi e non, sono in genere carrieristi. Pensano molto alla propria gloria, alla propria posizione. Platone si fa la sua Accademia, Aristotele il suo Liceo. Francesco Bacone, Hegel hanno speso molte energie per ottenere il successo, politico nel primo caso, universitario nel secondo. Sartre compre tutto il campo della cultura con la rivista Les Temps Modernes. Le donne investono meno negli onori, nelle pubblicazioni, nelle controversie, nelle rivalità. Danno meno spettacolo, fanno meno danni.Anche quando Jeanne Hersch accumula le cariche (direttrice della sezione filosofia dell'Unesco, ecc...), continua a presentarsi come un'allieva di Jaspers.In filosofia gli uomini si arruolano, le donne si coinvolgono.Insomma, le filosofe donne hanno una vocazione al martirio, deliberato o meno, alla morte eroica.
La stoica Porzia, alla notizia della morte del marito, si suicida inghiottendo carboni ardenti, Ipazia viene lapidata dai cristiani, Giulia Domna cessa di mangiare per mostrarsi più forte del suo cancro al seno, Olympe de Gouges subisce la ghigliottina, Margaret Fuller muore in un naufragio, Rosa Luxemburg viene uccisa durante la repressione della rivolta spartachista, i nazisti gassano Edith Stein ad Auschwitz, Simone Weil si lascia morire di tubercolosi.Sono davvero martiri, vittime, forse non direttamente della loro filosofia, ma almeno del loro coraggio di assumersi una situazione.Quando una donna fa filosofia, lo fa all'estremo. In religione si spinge sino al misticismo: si vedano Teano, Ipazia, Edith Stein, Simone Weil. In politica sino alla rivolta: si vedano Ipparchia, Margaret Fuller, Rosa Luxemburg, Simone Weil.In logica sino al formalismo: si vedano Ruth Marcus Barcan, Suzanne Bachelard, Susan Haack.Una donna entra raramente in filosofia; ma una volta entrata, corre!
Fonte: Filosofi, vita intima di P.R
La stoica Porzia, alla notizia della morte del marito, si suicida inghiottendo carboni ardenti, Ipazia viene lapidata dai cristiani, Giulia Domna cessa di mangiare per mostrarsi più forte del suo cancro al seno, Olympe de Gouges subisce la ghigliottina, Margaret Fuller muore in un naufragio, Rosa Luxemburg viene uccisa durante la repressione della rivolta spartachista, i nazisti gassano Edith Stein ad Auschwitz, Simone Weil si lascia morire di tubercolosi.Sono davvero martiri, vittime, forse non direttamente della loro filosofia, ma almeno del loro coraggio di assumersi una situazione.Quando una donna fa filosofia, lo fa all'estremo. In religione si spinge sino al misticismo: si vedano Teano, Ipazia, Edith Stein, Simone Weil. In politica sino alla rivolta: si vedano Ipparchia, Margaret Fuller, Rosa Luxemburg, Simone Weil.In logica sino al formalismo: si vedano Ruth Marcus Barcan, Suzanne Bachelard, Susan Haack.Una donna entra raramente in filosofia; ma una volta entrata, corre!
Fonte: Filosofi, vita intima di P.R