Alla scoperta dei legami tra filosofia e musica
La musica per il suo potere incantatorio e per il suo fascino misterioso è sempre stata oggetto di molteplici riflessioni da parte dei filosofi. Alla tradizione pitagorica, a cui in parte si rifaceva anche Platone, va fatta risalire l’interpretazione della musica come immagine dell’armonia naturale dell’universo, percepibile attraverso i rapporti numericamente esprimibili tra i diversi suoni. Il legame tra musica e filosofia è stato complesso nei secoli.
Discipline apparentemente distanti, sin dall'antichità si sono incontrate e numerosi filosofi hanno riflettuto sulla musica. I filosofi se ne interessarono talmente che per alcuni il comporre musica era un modo diverso di "filosofare".
Il mito delle cicale nel Fedro di Platone, descrive il filosofare come un modo di "rendere onore alla musica". Questo sebbene Platone abbia scritto sulla musica cose a favore e a sfavore insieme, elevandola qui al rango più alto fra le "Muse" (le arti), ma condannandola quando il pensiero musicale si faceva pratico, cioè quando la musica la si suonava o cantava per davvero.
I musicisti hanno cercato nei sistemi di pensiero elaborati dalla filosofia un riferimento per la propria esperienza artistica o la propria elaborazione esecutiva.