L'umanesimo platonico ermetizzante di Ficino
Marsilio Ficino (Figline Valdarno, 19 ottobre 1433 – Careggi, 1º ottobre 1499) è il massimo e più influente rappresentante del filone platonizzante ed ermetizzante che caratterizzerà per oltre un secolo un settore europeo e poi italiano della cultura umanistica, rinascimentale e scientifica.
Tre furono le attività fondamentali a cui si dedicò Ficino: traduttore, pensatore/filosofo e mago. Egli riteneva che sacerdote e filosofo erano la stessa cosa.
Fece traduzioni delle opere di Platone, delle Enneadi di Plotino ecc...
Come filosofo si espresse soprattutto nelle opere "Della cristiana religione" e nella "Theologia platonica" oltre che nei vari commentari a Platone e Plotino.
Pensiero
Il suo pensiero è una sorta di neoplatonismo cristianizzato nel quale emergono i suoi capisaldi:
1) Concetto di filosofia come rivelazione: la filosofia nasce come illuminazione della mente come asseriva Ermete Trismegisto. Il disporre e il piegare l'anima in modo che diventi intelletto e accolga la luce della divina rivelazione in cui consiste l'attività filosofica coincide con la stessa religione. Filosofia e religione sono ispirazione e iniziazione ai sacri misteri del vero. E' necessario fondare una docta religio che sintetizzi filosofia platonica e messaggio evangelico.
2) Concetto di anima come copula mundi
3) Ripensamento in senso cristiano dell'amor platonico
Opere principali
"Theologia Platonica" : Per quanto concerne la struttura metafisica della realtà, Ficino la concepisce secondo lo schema neoplatonico, come una successione di gradi decrescenti di perfezione, che egli però, in modo originale identifica nei seguenti cinque: Dio, angelo, anima, qualità (forma) e materia.
Dio e angelo; qualità e materia sono distinti tra di loro come mondo intelligibile e mondo fisico. L'anima rappresenta il nodo di congiunzione che ha le caratteristiche del mondo superiore e insieme è capace di vivificare quello inferiore. Ficino ammette, neoplatonicamente, un'anima del mondo, anime delle sfere celesti e anime degli esseri viventi ma egli rivolge maggiormente il suo interesse all'anima razionale dell'uomo.
L'essere umano partecipando sia della corporeità sia dell'anima razionale è al centro della gerarchia generale dell'universo. L'uomo per questa sua centralità costituisce un microcosmo (un piccolo mondo in miniatura) che riassume e rispecchia il macrocosmo (l'universo con i suoi cinque livelli). Ficino riprende nelle sue riflessioni lo schema platonico e neoplatonico della discesa e dell'ascesa rispetto al Dio eterno e perfetto. Scala gerarchica emanata o creata da Dio. Il contenuto della teologia platonica sono i tre gradi della platonica contemplazione: salita dal corpo a Dio attraverso l'anima per poi discendere all'anima e al corpo. Il primo grado è la salita dai corpi a Dio attraverso l'anima. Il secondo grado consiste in una contemplazione di Dio cioè del grado sommo della scala gerarchica della realtà. Il terzo grado è la discesa da Dio all'anima e al corpo dopo le acquisizioni ottenute attraverso la contemplazione di Dio.
"De Vita": La dottrina magica di Ficino si legge soprattutto in quest'opera che è composta da tre scritti. Egli non ebbe esitazione a proclamarsi mago e seguace della magia naturale non di quella perversa che ha commercio con gli spiriti, né di quella vacua e profana. Dato che l'uomo è al centro del cosmo (il quale è animato) può operare con la magia sulle cose della natura facendo emergere da esse potenzialità nascoste e utilizzarle per i suoi fini.
Ficino ritiene che l'astrologia e la magia intese in questo senso, cioè, senza richiedere l'intervento dei demoni maligni non siano in contrasto con la dottrina cristiana. In quest'opera egli, sottolinea l'utilità delle pratiche astrologiche e soprattutto magiche ai fini del miglioramento della salute. La magia naturale di Ficino si fondava sull'impianto neoplatonico del suo pensiero, che implica l'universale animazione delle cose ma in particolare sull'introduzione di un elemento speciale chiamato " spirito" il quale è una sostanza materiale sottilissima che pervade tutti i corpi e che costituisce tra l'altro il mezzo con cui l'anima agisce sui corpi e i corpi sull'anima. Questo spirito (sostanza pneumatica) è diffuso ovunque.