Il concetto di previdenza in filosofia e finanza
“A cosa serve la previdenza? Il pericolo non si lascia mai vedere per intero”. (Goethe)
Nonostante i ripetuti appelli alla prudenza, ogni stagione invernale conta diverse tragedie che coinvolgono “escursionisti della domenica”, scialpinisti , freerider, ciaspolatori ma anche “esperti” frequentatori della montagna.
Andare in montagna in inverno, specialmente fuori dai percorsi battuti, è sicuramente un’esperienza molto affascinante quanto emozionante ma anche pericolosa, soprattutto per le insidie che si possono presentare.
Il buon senso, la prudenza e l’esperienza spesso non bastano.
La prudenza è l’atteggiamento cauto ed equilibrato di chi, intuendo la presenza di un pericolo e prevedendo le conseguenze dei suoi atti, si comporta in modo tale da non correre inutili rischi ed evitare in questo modo qualsiasi possibile danno. Inoltre, è una delle quattro virtù cardinali della morale occidentale.
Nella filosofia platonica la prudenza si identificava con la saggezza ed è la virtù propria dell’anima razionale. Il filosofo Aristotele, invece, la considerava come una sorta di “saggezza pratica” (in greco phronesis) cioè un saper agire correttamente e valutare ciò che è bene per l’uomo.
Per San Tommaso d’Aquino (seguendo il pensiero aristotelico) era la retta norma dell’azione. Non è timidezza o paura ma è ciò che guida il giudizio di coscienza.
Ricordiamoci che in montagna, durante un’uscita sulla neve, bisogna fare attenzione a rischi soggettivi (livello di allenamento, abbigliamento inadeguato…) e rischi oggettivi (meteo, visibilità, valanghe…).
Nella vita di tutti i giorni, essere previdenti significa pensare anticipatamente a quello che potrebbe succedere e prendere di conseguenza i giusti provvedimenti.
Ad esempio, fare check-up periodici per la salute, tutelarsi in caso di infortuni o malattie, pensare al futuro quando si smetterà di lavorare e si andrà in pensione.
In finanza, come si può essere previdenti e costruire una pensione integrativa?
Come tutti sanno il pensionamento è quella fase della vita in cui si smette di generare un reddito da lavoro e si inizia a beneficiare di una rendita pensionistica.
Purtroppo la pensione pubblica (INPS e casse professionali) sarà sempre più magra e per questo è indispensabile costruirne una integrativa.
Sebbene la pensione possa sembrare un traguardo molto lontano è bene occuparsene per tempo per evitare di trovarsi nella spiacevole situazione di dover versare tanti soldi negli ultimi anni dell'attività lavorativa. Spalmando i versamenti previdenziali in un periodo di tempo maggiore e grazie all'aiuto dei mercati sul lungo periodo, sono sufficienti pochi soldi ogni mese per avere un grande risultato finale.
Sono molti gli strumenti che si possono utilizzare per costruire una pensione integrativa. Quelli principali sono i fondi di previdenza complementare che danno la possibilità di avere anche importanti benefici fiscali.
Ricordiamoci di essere previdenti, ne trarremo sicuramente dei benefici!
Elisa Dipré e Daniele Bertotti - consulente finanziario -