Il viaggio meraviglioso (parte 2)
Oggi vi parlerò della struttura di questa serie televisiva e poi vi presenterò i personaggi principali. Tutti noi saremo vestiti dallo sponsor tecnico che è “Montura”. Io personalmente tra un paio di giorni parto perché devo organizzare molte cose ma la squadra mi raggiungerà il 30 luglio a Pontremoli e sarà lì che alle 21.30 inizierà la nostra avventura con la prima presentazione del mio libro “Te Araroa. In cammino oltre i propri limiti”, patrocinata dal comune. La struttura della serie televisiva sarà uguale per ogni episodio. Apriremo ogni puntata con una scena ad effetto che sarà “un colpo al cuore” per lo spettatore ad esempio con l’utilizzo di frasi a forte impatto emotivo o monteremo scene ad hoc come ad esempio la rappresentazione del mito della caverna (riadattata in una versione originale). Dopodiché introdurremo il tema specifico della puntata prendendo come riferimento il mio vissuto personale: una storia di redenzione, di rinascita, di stupore, di illuminazione, di meraviglia. Ma anche di turbe, di complessità, di inquietudini, di fallimenti e tanto altro. Dal soggettivo passeremo poi all’oggettivo cercando di mandare questo messaggio: “Non sto parlando di me ma sto parlando di te”. A questa cosa tengo moltissimo. Io sono uno “strumento” ovvero un mezzo per cercare di parlare in maniera universale poiché è furi dubbio che -quanto esseri umani- abbiamo delle peculiarità comuni. Questo progetto è solo una distensione della mia anima. Una necessità uscita fuori casualmente e che mi ha tenuto compagnia per questi ultimi 3 anni. Poi ci sarà sigla e titolo della puntata. Sigla tra l’altro che mi sta facendo la mia amica Ilenia Bianchi. A questo punto inizia la puntata vera e propria e cioè i circa 15 minuti dei contenuti selezionati. Ogni episodio finirà con un messaggio ben specifico che vogliamo lasciare al pubblico.
Passiamo ora alla presentazione dei personaggi principali:
1) Marco Saverio Loperfido: scrittore e camminatore di lunghi tragitti, considera il cammino una forma radicata e profonda di conoscenza del mondo e di sé. Nel 2017 ha percorso, insieme alla fotografa Marina Vincenti e al cane Bricco, 2400 km a piedi, partendo da Chia (VT) e arrivando al Parlamento Europeo di Bruxelles, un cammino denominato “Paese Europa”, per promuovere il progetto di libera condivisione dei sentieri italiani Ammappalitalia.it. Nel 2018 ha guidato un gruppo di ex-detenuti in un cammino di 900 km nel sud dell’Italia, per un progetto di reinserimento sociale, andato in onda su Rai3 come docu-serie, dal titolo “Boez – Andiamo via”. Si sta adoperando per un progetto di educazione in cammino, le Strade Maestre, che partirà a settembre 2024.
2) Giulio Maggio: Giulio Maggio (2004) è toscano. È un ragazzo estremamente determinato e dall’intelligenza vivace. Dichiara che l’esperienza al Collegio gli è servita molto perché prima era bullizzato dai suoi compagni di scuola (soprattutto per il fatto di essere molto basso) e ora non più. Ammette la sua dipendenza dallo smartphone, arrivando addirittura al punto di bloccarlo per un’ora cosicché sia impossibilitato ad usarlo.
3) Francesco Cardamone: Francesco Cardamone (2006) è un ragazzo romano molto intelligente e brillante. Ha partecipato al Collegio. Non riesce ad immaginare come potrà mai adattarsi a uno stile di vita completamente opposto al suo. È estremamente interessato al sapere e alla conoscenza. Dichiara di voler compiere questo lungo cammino soprattutto per mettersi in gioco e crescere come persona.
4) Aurora Morabito: Aurora Vanessa Morabito (2003) si è diplomata in una scuola professionale a giugno del 2023, precisamente meccanica. Risiede a Savona, in Liguria. Anche lei ha partecipato al “Collegio” non portandolo a termine a causa della sua insofferenza alle regole. Aurora a 20 anni ha già vissuto molte vite: la casa-famiglia, l’anoressia, il bullismo subìto in prima media e molte altre cose ancora. Dichiara: “ho sempre fatto vedere il mio lato da dura, perché se si fanno vedere le fragilità la gente se ne approfitta”.
5) Rahul Teoli: è nato nel 2004 a Nuova Delhi. Insieme a sua sorella viene abbandonato su un treno dal padre. Finisce in un orfanotrofio a Nuova Delhi. Nel 2011 arriva in Italia dai genitori adottivi. Anche lui non ha concluso l’esperienza nel Collegio in quanto è stato espulso per cattiva condotta. Si dimostra infatti spesso insofferente alle regole.
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Filosofia e sport: stili di vita che ci aiutano a cambiare in meglio L’inattività fisica è in costante aumento, soprattutto tra i più giovani. La sedentarietà sta dilagando e l’uso e abuso di strumenti digitali, tablet, social, smartphone, tv, pc, e videogames, rende tutti meno dinamici. Quando si parla di benessere, di stile di vita sano non si può non prendere in considerazione l’elemento basilare: lo sport.Potremmo chiederci: che cosa c’entra lo sport con la filosofia? Benessere fisico e mentale vanno di pari passo nel cammino della salute?Già nell’antica Grecia filosofia e sport erano strettamente uniti per esprimere il vigore della mente e del corpo, per il “perfezionamento di se stessi”. Lo sport, infatti, si praticava nel Ginnasio (palestra-scuola), in cui si sviluppavano di pari passo il corpo e la mente. Pertanto già gli antichi filosofi greci come ad esempio Socrate praticavano sport, per il corpo ma anche per la mente. Platone era un lottatore e cultore di uno sport democratico, accessibile a tutti, donne comprese. Il pensatore Aristotele, invece, escludeva le donne dallo sport. Filosofia e sport: due discipline spesso controverse, spesso incomprensibili, altre volte invece unite e inseparabili.Sport e filosofia. Corpo e pensiero. Fatica nel praticare e pesantezza nel pensare. Lo sport è un’opportunità che ci viene data per trasformare non solo il nostro corpo ma anche il nostro pensiero. Ricordiamoci sempre il motto: “Mens sana in corpore sano” utile a farci capire come l’esperienza e la pratica sportiva possano fare solo bene alla nostra mente. Solo avendo una mente sana possiamo rendere al meglio nell’attività sportiva, nel lavoro, nella vita quotidiana e nelle relazioni sociali. |
Pensieri in cammino
Il taccuino "Pensieri in cammino" è un oggetto da portare sempre con sé per riprendere la buona abitudine di scrivere a mano semplici appunti o i propri pensieri. Ad impreziosire ogni pagina, tanti aforismi sulle camminate dei più importanti filosofi accompagnati da affascinanti illustrazioni che riprendono il tema del taccuino. Poco importa se fate una passeggiata in città o in un parco naturale, un'escursione lunga e impegnativa in montagna o un camino di più giorni, l'importante è non perdere mai la voglia di camminare e guardare il mondo non solo con gli occhi ma anche con la mente e il cuore. Ricordatevi che come disse il filosofo Kierkegaard: "Io, camminando ogni giorno, raggiungo uno stato di benessere e mi lascio alle spalle ogni malanno; i pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo, e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata. Ma stando fermi si arriva sempre più vicini a sentirsi malati. Perciò basta continuare a camminare, e andrà tutto bene". Speriamo che tu possa trovare del tempo da dedicare a te stesso, per camminare, riflettere e custodire per sempre un pensiero o un'emozione. |