La nascita della psicologia cognitiva e i suoi caratteri fondamentali.
Una prima definizione: la psicologia cognitiva è quella branca della psicologia che studia le attività cognitive dell'animale umano.
Occorre però specificare almeno due punti:
1) Talvolta si parla di psicologia degli animali (non umani), ma sarebbe più corretto chiamarla etologia ( o primatologia, se riguarda lo studio della mente dei primati non umani).
2) Attività cognitive va intesa in senso lato: la psicologia si occupa si della cognizione "di alto livello" (ragionamento), ma anche di percezione e di altre attività mentali che (forse) non richiedono l'intervento dei concetti, e come tali non sono cognitive in senso stretto.
La psicologia cognitiva ha tradizionalmente (ma con importanti eccezioni) concepito l'uomo come un sistema che, nelle sue attività percettivo-cognitive, elabora informazioni.
Questa metafora, che consente di non interessarsi alle caratteristiche neurologiche (cioè, all'encefalo e al cervello, la sua parte più evoluta), ha portato a concepire la mente come un computer, l'elaboratore di informazioni per eccellenza.
Occorre però specificare almeno due punti:
1) Talvolta si parla di psicologia degli animali (non umani), ma sarebbe più corretto chiamarla etologia ( o primatologia, se riguarda lo studio della mente dei primati non umani).
2) Attività cognitive va intesa in senso lato: la psicologia si occupa si della cognizione "di alto livello" (ragionamento), ma anche di percezione e di altre attività mentali che (forse) non richiedono l'intervento dei concetti, e come tali non sono cognitive in senso stretto.
La psicologia cognitiva ha tradizionalmente (ma con importanti eccezioni) concepito l'uomo come un sistema che, nelle sue attività percettivo-cognitive, elabora informazioni.
Questa metafora, che consente di non interessarsi alle caratteristiche neurologiche (cioè, all'encefalo e al cervello, la sua parte più evoluta), ha portato a concepire la mente come un computer, l'elaboratore di informazioni per eccellenza.