La paura in filosofia e finanza
Che cos’è la paura?
“Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia. La paura è spesso accompagnata da una reazione organica, di cui è responsabile il sistema nervoso autonomo, che prepara l'organismo alla situazione di emergenza, disponendo, anche se in modo non specifico, all'approntamento delle difese che si traducono solitamente in atteggiamenti di lotta e fuga”. Così il filosofo Galimberti nel suo dizionario di psicologia definisce il concetto di paura.
Tutti noi nel corso della vita abbiamo sperimentato questa emozione per svariati motivi e per molti diventa un blocco all’azione, un condizionamento al vivere una vita piena e libera. L‘importanza di questa tematica ha ispirato, nel tempo, grandi filosofi e pensatori a chiedersi cosa sia la paura, da cosa derivi e come si possa superare.
Gli studiosi l’hanno classificata tra quelle emozioni primarie che ci permettono, in omaggio alle nostre discendenze genetiche, di sopravvivere alle insidie dell’ambiente che ci circonda.
Il filosofo Aristotele Stagira, 384 a.C. o 383 a.C.– Calcide, 322 a.C.) nell’opera intitolata “Poetica” definì la paura come la sofferenza per un male imminente ed ineludibile. E’ legata alla previsione di tale male più che al suo improvviso manifestarsi, è una paura meno immediata che deriva dall’impossibilità di contrastare questo male imminente.
Invece, Epicuro (un controverso filosofo greco del III secolo a.C.) concepì la filosofia come uno strumento, un mezzo, teorico e pratico, per raggiungere la felicità intesa come liberazione dalle paure (della morte, degli dei e del dolore).
Quella della paura non è solo la sensazione più antica dell'uomo, ma di ogni essere vivente. Nei secoli, essa ci ha permesso di sopravvivere, riconoscendo qualsiasi tipo di pericolo ed evitandolo.
Come si manifesta in ambito finanziario la paura?
Paura, insicurezza, avidità, orgoglio, rammarico. Sono alcune delle emozioni che possono incidere sulle decisioni degli investitori. Soprattutto nelle fasi più concitate delle contrattazioni possono portare a scelte irrazionali e il ricordo di scelte sbagliate può influenzare anche le strategie future.
Forse non tutti sanno che i mercati finanziari sono influenzati anche dalle emozioni degli investitori. Quando c'è paura i mercati scendono, invece quando c'è euforia i mercati salgono. È proprio quando c'è paura che bisogna approfittare delle quotazioni a sconto, per avere maggiori benefici in una pianificazione finanziaria.
Se la pianificazione degli obiettivi e gli investimenti sono stati progettati per il raggiungimento degli stessi, non bisogna avere paura!
Ricordatevi sempre che è bene conoscere le proprie paure e farne una risorsa per operare scelte consapevoli sia nella vita in generale sia in ambito finanziario.
Elisa Dipré e Daniele Bertotti - Consulente finanziario