L'arché
Nel precedente articolo vi ho presentato la mia filosofia. Oggi vi propongo la prima lezione.
Tiziano Terzani scrive: “Non insegnate ai vostri figli ad adattarsi alla società, ad arrangiarsi con quel che c’è, a fare compromessi con quel che si trovano davanti; dategli dei valori interiori con i quali possano cambiare la società e resistere al diabolico progetto della globalizzazione di tutti i cervelli. Perché la globalizzazione non è un fenomeno soltanto economico ma anche biologico, in quanto ci impone desideri globali e comportamenti globali che finiranno per indurre modifiche globali nel nostro modo di pensare. Il mondo di oggi ha bisogno di ribelli, ribelli spirituali”.
Personalmente non ho mai voluto uniformarmi alla mentalità mediocre che mi hanno proposto e questo è merito della Filosofia. Credo sia opportuno cercare nuove strade insieme per una vita più sostenibile. La Filosofia è un dovere per tutti. Non è acqua che scorre.
Secondo Aristotele il primo filosofo è stato Talete (vedremo successivamente il perche' e lo analizzeremo non tanto in riferimento all' archè ma vorrei che poniate la vostra attenzione su una cosa particolare).
Siamo in Trentino Alto Adige. È il 21 gennaio (l’anno non importa). Talete è a casa. Sta tranquillamente guardando una partita di calcio. Da grande scienziato qual è, quindi curioso, la sua attenzione va su una bacinella in lontananza. La prende e la riempie di acqua. Poi va fuori sul balcone e la lascia lì. Nel frattempo la sua squadra non ha fatto goal, e così perse le speranze di una vittoria decide di andare a letto.
Mentre sta prendendo sonno pensa una cosa: “Scommetto che domani mattina, quando andrò a riprendere la bacinella fuori dal balcone, troverò il ghiaccio e non una bella bistecca”. È plausibile pensarlo dato che il 21 gennaio in Trentino Alto Adige non è esattamente caldo. Il mattino seguente, dopo una bella colazione, va sul balcone. Trova il ghiaccio. E allora inizia a pensare che tra gli elementi del mondo ci sia una certa continuità poiché - come immaginava - l’acqua è diventata ghiaccio e non vino. A questo punto si chiederà: “Cos’è che non cambia e che permane in questo mondo che i sensi ci fanno vedere così mutevole?”. A questa domanda risponde: “Ciò che permane, soggiacendo al cambiamento, è l' arché”.
L’archè è quindi quel qualcosa che non cambia mai mentre tutto il resto sì. L’archè è il principio primo di ogni cosa. Qui fermiamoci un attimo perché Talete questo principio primo di ogni cosa lo identifica con l’acqua. Rispondendo alla domanda di poco fa: l’acqua è quella cosa che non cambia e che permane in questo mondo che i sensi ci fanno vedere così mutevole. L’acqua è l’archè e, con questa piccola ed ultima storia, capiamo il perché.
Talete è a casa. Stavolta non gioca la sua squadra preferita ma sta vedendo un film in tranquillità. Ad un certo punto squilla il telefono di casa e gli dicono che ha vinto un viaggio alle Maldive. Se vi steste chiedendo come mai il telefono, la riposta è semplice: a quei tempi (VII secolo a.C.) i cellulari ancora non c’erano! Così come non c’era diffidenza e Talete crede veramente di aver vinto un viaggio. Fa immediatamente la valigia e arriva in aeroporto. Sta per partire ma poi si rende conto che ha lasciato la piantina sul davanzale della finestra senz’acqua. Quindi pensa: “La piantina senz’acqua muore!”. E poi pensa ancora: “anche il gatto se non beve muore. E poi pensa: “Anche io senza acqua muoio!”. Quindi decide di tornare a casa per annaffiare la piantina e dar da bere al gatto ed è esattamente in questo momento che arriva alla famosa frase: “L’acqua è il principio di tutto”. Quindi l’acqua (l’archè) è da dove tutto nasce e dove tutto torna. Ma attenzione, non è finita qui. Perché l’acqua è anche quell’elemento che accomuna ogni cosa che è presente nel mondo. “Accomuna” vuol dire praticamente che l’acqua è presente in ogni singola cosa del mondo, esseri viventi compresi.
Il resto però ve lo diremo la prossima volta…
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