Bernardino Telesio : vita, opere e pensiero
Bernardino Telesio nacque a Cosenza nel 1509 e morì nel 1588. Dopo aver studiato fisica, matematica e filosofia a Padova, si ritira in meditazione in un convento benedettino per diversi anni. In seguito soggiorna in varie città, tra cui Roma, Napoli e Cosenza, dove muore. Nel 1565 appaiono i primi due libri del suo capolavoro "De rerum natura juxta propria principia (completato nel 1586), che suscita fin dall'inizio grande scalpore per il suo attacco alla filosofia di Aristotele.
Telesio ne ricava grande fama, ma anche notevole ostilità da parte degli ambienti aristotelici, che ottengono, cinque anni dopo la sua morte, di far mettere la sua opera all'indice dei libri vietati.
La natura secondo i propri principi
Nella sua opera più nota, "La natura secondo i propri principi (1586), Telesio afferma afferma che la natura rappresenta un campo di studi autonomo, che può essere indagato ricorrendo a principi specifici senza utilizzare categorie teologiche o comunque estranee rispetto al mondo materiale. nel sostenere ciò egli polemizza contro l'aristotelismo e la sua pretesa di derivare i caratteri del mondo attraverso il ragionamento a priori. Telesio critica il razionalismo aristotelico, che utilizza, secondo lui, concetti giudicati formalistici e inutili, quali quelli di forma, atto e potenza. Occorre invece partire dall'esperienza e dall'osservazione, le quali secondo Telesio ci mostrano due grandi principi, due forze all'opera nel mondo naturale, il caldo (forza dilatante e principio di movimento) e il freddo (forza condensante e principio di immobilità). Dalla loro unione si generano tutti gli esseri, che sono più o meno animati a seconda della quantità di calore che contengono.
Da tale concezione deriva la dottrina secondo cui vi è una continuità nella natura tra esseri organici e inorganici: tutti hanno una forma di sensibilità. Sono queste le tesi dell'ilozoismo (tutto è vivo e animato) e del panpsichismo (tutto è sensibile). Telesio attribuisce all'uomo anche un'anima immortale, ma tale concessione all'autorità religiosa non eviterà la condanna del suo testo da parte del tribunale dell' Inquisizione.
Telesio e la nuova scienza
Telesio attribuisce un grande peso all'osservazione empirica e critica con vigore i tentativi di dedurre a priori in puri termini razionalistici i caratteri della realtà. Inoltre il tentativo di spiegare il divenire sulla base dei principi di tipo naturalistico, come il caldo e il freddo, rappresenta un passo importante verso l'autonomia della ricerca scientifica, già emersa nella tarda scolastica. La fisica di Telesio, tuttavia, è ancora di tipo qualitativo e manca in essa l'idea dell'importanza di una analisi matematica dei fenomeni, sviluppata solo a partire da Galileo.
La teoria della conoscenza
La teoria della conoscenza di Telesio è anch'essa fondata su principi naturali: il conoscere si basa sulla sensazione, sulle informazioni ricavate dai sensi dei quali il principale è il tatto. Dalla sensazione si sviluppano memoria e immaginazione e successivamente l'intelletto, che tuttavia è una guida meno sicura rispetto ai sensi.
La morale
In campo morale Telesio si mostra coerente con la propria impostazione naturalistica. Il contatto con le cose produce sensazioni di piacere o di dolore, che sono alla base dei nostri giudizi su cosa è bene e che cosa è male. La virtù consiste nell'elaborare un corso di azione che produca più piacere (quindi bene) che dolore. Il virtuoso è dunque colui che sa valutare in modo intelligente ciò che è utile e vantaggioso ai fini di una vita piacevole e dell'autoconservazione.
Tale teoria rende l'etica autonoma dalla religione e conduce alla tesi che la virtù e il vizio trovano in se stessi il loro premio e la loro punizione e vanno giudicati sulla base delle conseguenze naturali che essi determinano.
La fortuna nel tempo
Il vivace dibattito in merito al naturalismo e alla polemica anti-aristotelica di Telesio porterà alla contrapposizione in Italia di due scuole, una settentrionale, dove dominerà l'aristotelismo delle 'università di Padova, e una meridionale, influenzata dalle idee di Telesio. Egli influenzerà anche il pensiero di Campanella e di Francesco Bacone soprattutto riguardo alla tesi secondo cui lo studio dell'esperienza rende possibile tanto la conoscenza quanto il dominio sulla natura. Anche Hobbes rimarrà favorevolmente colpito e influenzato dal naturalismo teresino in etica e teoria della conoscenza.